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Baha'i: la più recente delle religioni iraniche è la più perseguitata in Iran

Aggiornamento: 22 gen 2020

L'ultimo attacco ai Baha'i, da parte del regime iraniano, è di tipo "amministrativo": la nuova smart card d'identità iraniana, tra le possibili scelte alla voce "religione", elenca le quattro religioni previste dalla costituzione (islam, cristianesimo, ebraismo, zoroastrismo) e non permette più, come prima, la scelta "altre", che permetteva ai Baha'i di non mentire rispetto alla propria religione.


Ma chi sono i Baha'i, e quanti sono?

In Iran si stima siano 300.000, ovvero la maggior religione per aderenti dopo l'Islam, e in tutto il mondo circa 7-8 milioni.

Il Bahaismo è una religione monoteistica, l'ultima in ordine di apparizione, nata in Persia nel XIX secolo.

Secondo Alessandro Bausani, che fu il maggiore e più prestigioso studioso italiano dell'islam, la religione Baha'i si colloca perfettamente nel percorso religioso persiano, dopo lo zoroastrismo, il mazdeismo e l'islam persiano.

Fondata dal "Bab" Bahá'u'lláh dopo il 1853 sui resti della preesistente religione "babi" (di fatto una setta islamica e fanatica, duramente repressa nel sangue sia dal potere persiano che da quello ottomano), il bahaismo si propone come religione profetica, universalistica e pacifista.


Bahá'u'lláh nel 1868

Pur venerando i profeti di ogni tempo e di ogni religione, il Bahaismo nega che Maometto sia davvero il conclusivo: ne sono venuti e ne verranno altri, in futuro, ad interpretare lo spirito dei tempi.

Attirando masse di nuovi fedeli, a suo tempo entra in questo modo in conflitto ancora più duro con lo sciismo duodecimano dominante in Persia, e vi si contrappone come una religione nuova e pura a fronte di una vecchia e corrotta.

Il figlio di Bahá'u'lláh, Abdu-l-Baha, nato a Teheran nel 1844, segue le orme del padre in esilio ed in prigione; dopo il 1908, liberato da un'amnistia, inizia una serie di viaggi missionari in Egitto, Europa ed America, dove riconverte le vecchie comunità babi e crea nuove comunità Baha'i.

Muore nel 1921, e viene sepolto ad Haifa, in Palestina, vicino al padre: nel 1954 verrà completato il grande mausoleo sulle pendici del Monte Carmelo, uno dei principali luoghi sacri dei Baha'i, dove entrambi verranno ricollocati.


Il mausoleo di Bahá'u'lláh. La pubblicazione delle immagini di Bahá'u'lláh è ritenuta irrispettosa dai fedeli bahà'i, secondo i quali va messa in risalto solo e soltanto la realtà espressa dai suoi insegnamenti. (foto di Marco Abrar)

I Baha'i subirono in seguito altre persecuzioni (la maggiore delle quali nel 1955); verso la fine del regno dei Pahlavi le persecuzioni si placarono, e i fedeli di questa religione riuscirono anche a collocarsi in posizioni di rilievo.

Ma la Rivoluzione Islamica del 1979 provocò il ritorno alla repressione ed alla persecuzione: nel 2013, la Guida Suprema Khamenei arrivò ad emettere una fatwa in cui accusava i Baha'i di apostasia, il che provocò una ancora più dura soppressione dei diritti civili e religiosi della comunità che continua tutt'oggi.

Ai Baha'i iraniani è impedito l'accesso agli studi superiori, sono spesso angariati con ispezioni ed arresti indiscriminati, e con ogni sorta di ostacoli alle attività commerciali.


La storia dell'Iran e quella dei Baha'i si incrociano inoltre fisicamente nel monumento simbolo di Teheran, la Torre Azadi.

L'architetto Hossein Amanat, che vinse nel 1970 il concorso indetto dallo Shah Reza Pahlevi per il progetto della torre, era infatti di religione Baha'i, e non poteva immaginare che solo dieci anni dopo non avrebbe più potuto rimanere nel suo paese.


Hossein Amanat davanti alla "sua" Torre Shayad (chiamata poi "Azadi", libertà, dopo la Rivoluzione del 1979).

Amanat, che ora ha 77 anni, vive da allora a Vancouver, in Canada. E' ancora architetto e baha'i, e ha disegnato recentemente un santuario per Abdu-l-Baha, in modo che il figlio di Bahá'u'lláh abbia in futuro ad Haifa una collocazione autonoma.



Amanat oggi, nel suo studio di Vancouver

Ma quali sono i principi guida dei Baha'i?

Le entità principali delle dottrine Baha'i sono: Dio, trascendente ed inconoscibile; il Creato, che è il modo in cui Dio si manifesta, e fornisce le tracce per avere una vaga idea di Dio; il Profeta, che è "manifestazione di Dio" e di cui bisogna seguire i precetti; l'Uomo.


Da queste entità discendono i 12 principi morali e sociali della religione Baha'i, elencati da Abdu-l-Baha:

  1. Unità del genere umano;

  2. Necessità di giungere alla Verità attraverso una ricerca spregiudicata ed autonoma;

  3. Unità essenziale di tutte le religioni;

  4. Necessità che la religione sia causa di unità ("in caso contrario è meglio l'ateismo");

  5. Necessità di armonia tra scienza e religione; la religione non può essere in contrasto con la scienza perchè non si occupa di conoscenza, ma di azione sociale;

  6. Uguaglianza di diritti e doveri tra i due sessi:

  7. Lotta ai pregiudizi di ogni genere (particolarmente sottolineata è la lotta contro il nazionalismo, il fanatismo di religione, il razzismo, il classismo);

  8. Realizzazione della pace mondiale;

  9. Soluzione religiosa del problema sociale, con abolizione degli estremi di povertà e ricchezza, e compartecipazione agli utili delle aziende;

  10. Incoraggiamento per l'adozione di una lingua ausiliaria internazionale ( Abdu-l-Baha lodò l'esperanto, ma non ci sono indicazioni specifiche nei testi; la comunità usa l'inglese);

  11. Obbligo di una educazione mondiale alla portata di tutti;

  12. Istituzione di un tribunale internazionale.

La religione Baha'i non conosce culto pubblico, né esistono sacramenti o riti particolari.

Gli unici obblighi religiosi dei Baha'i sono:

  • riunirsi ogni 19 giorni, il primo giorno di ognuno dei 19 mesi Baha'i, per una celebrazione in comune nota come "festa del 19° giorno", che consiste in letture di preghiere e testi sacri, anche di altre religioni, seguita da una parte amministrativa (dove si rendicontano le attività della comunità) e da un pranzo in comune;

  • digiunare per 19 giorni, dall'alba al tramonto, durante il mese di Ala (dal 2 al 20 marzo);

  • astenersi completamente da qualsiasi tipo di bevanda alcolica;

  • nel matrimonio (monogamico) è necessario, a qualsiasi età, il consenso di entrambi i genitori sia dello sposo che della sposa; il divorzio è ammesso, ma sconsigliato, con un periodo di prova di un anno affinchè gli sposi possano riconciliarsi, se possibile;

  • i morti devono essere seppelliti a non più di un'ora di distanza dal luogo dove è avvenuto il decesso, e si deve evitare di manipolare il cadavere: non è quindi ammessa la cremazione;

  • pregare con determinate brevi formule tre volte al giorno (mattino, mezzogiorno e sera); le preghiere obbligatorie (scritte in arabo) possono essere dette in qualsiasi lingua ed alcune sono precedute da una breve abluzione.

Sono inoltre previste regole precise per la spartizione dell'eredità, una tassa del 19 per cento sulle entrate e numerose altre leggi penali, civili e religiose - seguite per ora soltanto dai Baha'i orientali, e con grandi difficoltà.


I Baha'i ritengono inutile ogni atto morale individuale, ogni preghiera e ogni teologia, se non servono a realizzare l'unità del genere umano. Danno quindi grande importanza al sistema organizzativo, che è l'unione di corpi elettivi nominati dal basso e di personalità devote nominate dall'alto. Il Custode, che sta al culmine di questa seconda parte, ha un ruolo solo interpretativo, non legislativo. Nell'interpretare i sacri testi, egli è considerato infallibile.


Concludiamo con questa lettera del fondatore Bahá'u'lláh, che evidenzia il miglior spirito persiano di cui è impregnata la religione Baha'i:

"Sii generoso nella prosperità e grato nell'avversità. Sii degno della fiducia del tuo vicino e trattalo con viso luminoso e amichevole.

Sii un tesoriere per il povero, un ammonitore per il ricco, l'esauditore del pianto del bisognoso, un conservatore della santità della tua promessa.

Sii equo nel tuo giudicare e cauto nel parlare. Non essere ingiusto con nessuno e dimostra ogni mansuetudine a tutti gli uomini.

Sii una luce per coloro che camminano nelle tenebre, una gioia per l'addolorato, un mare per l'assetato, un rifugio per l'angosciato, un sostegno e un difensore per la vittima dell'oppressione. Fa che l'integrità e la rettitudine contraddistinguano tutti i tuoi atti.

Sii un asilo per l'estraneo, un balsamo per il sofferente, una torre incrollabile per il fuggitivo.

Sii gli occhi per il cieco e un faro che guida i passi dell'errante.

Sii un ornamento pel sembiante della verità, una corona per la fronte della fedeltà, una colonna nel tempio della rettitudine, un alito di vita per il corpo dell'umanità, un vessillo per le schiere della giustizia, un astro sull'orizzonte della virtù, una rugiada per il terreno del cuore umano, un'arca sull'oceano del sapere, un sole nel cielo della munificenza, una gemma del diadema della saggezza, una luce risplendente nel firmamento della tua generazione, un frutto sull'albero dell'umiltà."



Fonti:

Alessandro Bausani: "Persia Religiosa - da Zaratustra a Bahá'u'lláh"

Farian Sabahi: "Il bazar e la moschea - storia dell'Iran 1890-2018"

https://iranwire.com/en/features/4052

https://iranwire.com/en/features/6596

https://iranwire.com/en/blogs/26/6297

https://iranwire.com/en/special-features/6524

https://iranwire.com/en/features/6321

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