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Cosa accade tra USA e Iran

E' trascorso ormai un anno da quando gli USA sono usciti unilateralmente dall'accordo sul nucleare del 2015 (JPCOA), nonostante l'Iran lo avesse rispettato nei minimi dettagli.

L'accordo, tra l'altro, prevede che l'Iran non possa dotarsi degli strumenti tecnici/tecnologici per produrre un ordigno nucleare: è quindi paradossale uscire da un simile accordo per poi affermare, come ha fatto Trump recentemente, che "se l'Iran abbandona l'idea di un'arma nucleare, può diventare un buon amico degli USA".

L'Iran lo aveva già fatto con l'accordo abbandonato dagli USA!

Dopo questo atto, gli USA hanno imposto sanzioni durissime non solo all'Iran, ma anche all'Europa che con l'Iran aveva notevoli scambi commerciali, ed agli stati europei che ancora restano nell'accordo.

Il popolo iraniano, che Trump afferma di amare così tanto, è in questo momento soggetto ad una crisi economica terribile, ma Trump ha annunciato che da lunedì 24 giugno sarà colpito da ulteriori sanzioni.

Lo scorso anno, il Segretario di Stato Pompeo ha emesso un elenco di 12 "condizioni" nei confronti dell'Iran, inaccettabili per qualsiasi stato sovrano nel mondo: ora afferma di voler trattare con l'Iran per raggiungere un accordo "senza precondizioni".

Da tempo, gli USA boicottano chi commercia con l'Iran, e finanziano sia il MEK (il movimento dei Mujaddin del Popolo che partecipò all'inizio della Rivoluzione del 1979, fu represso da Khomeini e partecipò ad azioni militari irakene contro il proprio paese nella guerra Iran-Irak: è un movimento che non ha alcuna credibilità in Iran) che i tentativi del figlio dello Shah per creare un "regime change" .

Da settimane, inoltre, gli USA non fanno altro che creare pericolosissimi pretesti per un attacco militare (l'attacco alle petroliere, attribuito all'Iran senza alcuna prova, e il drone entrato nello spazio aereo iraniano e poi abbattuto).

Gli USA hanno minacciosamente collocato una portaerei in pianta stabile nel Golfo Persico, e hanno minacciato di portare 120.000 soldati nella zona. Se si guarda una piantina delle basi militari USA nella regione, si nota come gli USA siano abbastanza minacciosi da anni con la loro presenza nella regione, in funzione difensiva degli alleati sauditi ed israeliani.


La distribuzione delle basi militari USA in Medio Oriente

Il regime iraniano ha, fino ad ora, dimostrato la capacità di non reagire alle provocazioni. Una guerra nella regione avrebbe esiti catastrofici per entrambi i contendenti.


Si può dire tutto il male possibile sull'attuale regime che governa in Iran: ma bisogna essere estremanente ingenui per credere che Trump voglia "il bene degli iraniani". Che dovranno decidere per conto loro da chi vogliono essere governati in futuro. Il percorso dell'Iran per il superamento dell'attuale Repubblica Islamica, ormai squalificata anche di fronte ai suoi cittadini, sarà lungo e complesso, ma appartiene solo agli iraniani: che non si faranno certo guidare dai tweet ossessionati di un miliardario occasionalmente finito sullo scranno più potente del mondo.

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