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Settanta libri sull'Iran

Abbiamo cercato di raccogliere e catalogare i libri sull'Iran in cui siamo imbattuti.

Alcuni li abbiamo letti, altri attendono pazienti sul comodino, altri ancora restano un'intenzione.

Di alcuni letti, i più interessanti, abbiamo pubblicato le nostre osservazioni in post dedicati e contiamo di aggiungerne.

(Anche Bomber sta studiando per diventare un gatto persiano)

Narrativa di viaggio


1. Specchi dell'invisibile - J. Elliot

Per tutto l’Ottocento fino ai primi del Novecento, l’Iran appariva ai viaggiatori inglesi, notoriamente i più esigenti e snob che la mania di peregrinare per il mondo abbia mai prodotto, come un’oasi di eleganza e cultura raffinata. Edward Browne, l’erudito orientalista graziosamente dedito all’oppio, Byron e Sykes passeggiavano amabilmente fra le rovine di Persepoli e si dedicavano a interminabili libagioni di chiaretto locale nelle verande dei consolati. L’immagine irrimediabilmente romantica dell’Iran, l’idea di un paese in cui fosse possibile passare il tempo facendo pic-nic con gli ambasciatori o bevendo il tè con i capi dei clan nomadi tra le rovine di Firuzabad, è durata poi ben al di là dei resoconti dei grandi viaggiatori. È finita forse soltanto nei fatidici giorni del 1979 in cui una terra di sogno è improvvisamente scomparsa come Atlantide agli occhi del resto del mondo, sprofondando nei gorghi tumultuosi della Rivoluzione, di folle di fanatici barbuti, i piedi calzati in stivali militari, che calpestano i resti bruciacchiati delle bandiere nemiche. Le cose, tuttavia, stanno veramente così? Basato su tre intensi anni di viaggio e di meticolosa ricerca, Specchi dell’invisibile ci offre un ritratto unico e raro dell’Iran contemporaneo, un paese di cui si sa poco in Occidente e che, nel corso dei secoli, è stato uno dei fari della civiltà umana. Jason Elliot ci conduce a Teheran e ci fa toccare con mano le mille contraddizioni urbane della capitale; ci invita ad ammirare e ponderare la sublime architettura di Isfahan; ci fa viaggiare a dorso di cavallo attraverso le foreste del nord e gli immensi paesaggi del Kurdistan, ci riporta sulle orme di Byron al cospetto dei monumenti celebrati nelle fiabe, la torre di Qabus, il palazzo di Firuzabad e Persepoli. Il libro è, tuttavia, qualcosa di più di una documentata esplorazione del ricchissimo patrimonio artistico e culturale dell’Iran; è un personale viaggio nell’arte persiana e islamica che cancella di colpo pregiudizi e idee tramandate da secoli, e, infine, un prezioso sguardo nell’universo del pensiero e della cultura in cui il genio della Persia ha giocato un ruolo cruciale. Ricco di scoperte inaspettate e di humour, Specchi dell’invisibile è narrativa di viaggio nella sua massima espressione: traboccante di conoscenza storica, aneddoti rari, analisi e prospettive inusuali, pagine di autentica poesia.


2. La via per l'Oxiana - Robert Byron

Gentiluomo erudito, eccentrico ed esteta, Robert Byron scrisse opere innovative sulla civiltà bizantina e sull'architettura islamica. Si sa che per un vero viaggiatore esiste un epicentro dell'attrazione e questo sta ad alcune migliaia di chilometri nell'Asia centrale fra l'Afghanistan, l'altopiano iranico e quella terra di sogni che si chiamò Oxiana, semideserta, ma popolata dal ricordo di un antico, verdissimo paradiso. Verso l'Oxiana si può procedere sulle orme di Alessandro o di Marco Polo, ma è più divertente seguire quelle di Byron, partendo da Venezia, porta di ogni Oriente e poi risalire verso il cuore dell'Asia da Cipro alla Palestina alla Siria e così via.


3. Taqiyya. Alla scoperta dell' Iran - Alessandro Pellegatta (2009)

Nella tradizione islamica taqiyya significa “paura, stare in guardia, circospezione, ambiguità o dissimulazione” e ha indicato storicamente la possibilità per gli sciiti di rinnegare esteriormente la fede per sfuggire alla persecuzione sunnita. È da qui che parte questo viaggio in Iran, un Paese sospeso tra passato e presente, crocevia di culture e luogo d’origine di imperi millenari, ritenuto con pregiudizio un Paese poco sicuro e troppo integralista. Ma quando la taqiyya si dissolve, riemerge il vissuto profondo, il ricchissimo patrimonio artistico, e culturale di un paese unico al mondo.


4. Oltre il velo dell'Iran. Cronache di viaggio nell'antica Persia - Marco Crisafulli (2016) € 11,04

"In Iran un giovane mi ha chiesto se fossi giapponese; nella sua visione c'è il proprio paese e poi il resto del mondo". Come dare torto a questo ragazzo, figlio di una civiltà che ha saputo sedurre tutti i conquistatori assimilandoli nella sua cultura? Il libro racconta "oltre il velo" calato sul paese negli ultimi decenni la terra degli Ari, percorsa in due viaggi attraverso l'altopiano centrale, culla della civiltà persiana, e regioni poco note a noi occidentali, ma ricche di capolavori, paesaggi affascinanti e paesini abbarbicati sulle montagne. Brevi ma intense immersioni nella civiltà millenaria delle varie genti che abitano e hanno abitato queste terre così affascinanti da sembrare irreali.


5. Un altro bicchiere di Arak - Angelo Zinna (2016) € 11,90

Angelo Zinna è alla ricerca di un'esperienza che possa dare senso alla sua vita. Lascia l'Italia per intraprendere un viaggio di pochi mesi lungo la Via della Seta, ma farà ritorno solo cinque anni dopo. È grazie al suo vissuto che l'autore ci dà un' immagine nuova di un Paese finora poco conosciuto e troppo spesso identificato con la sua storia più negativa. Tra bicchieri di arak, calle-pace e hijab, dopo i numerosi passaggi in autostop, i doni ricevuti, le nuove amicizie e gli inaspettati inviti in casa, ci rendiamo conto che resistere oggi è, anche, viaggiare senza limiti di confini, senza pregiudizi nei confronti del diverso.


6. Ritratti persiani - Gertrude Bell

Archeologa e agente segreto britannico, Gertrude Bell fu anche una scrittrice raffinata e una delle più autorevoli orientaliste dell’Ottocento. Nel 1892, a ventiquattro anni, lasciò Oxford per intraprendere un viaggio in Persia.

Ritratti persiani nacque come un personale diario di viaggio, una raccolta di immagini, momenti, realtà fisiche e metafisiche che svelano un mondo ancora oggi lontano dai riflettori europei. I persiani appaiono nella loro dimensione quotidiana, nel rapporto con se stessi, nella lotta costante tra l’eredità di un “complesso eroico”, la gloria del passato e il declino del presente. Prendono corpo i volti di Teheran, la vita delle donne, i giardini medievali nascosti, le misteriose verità del misticismo orientale. Ma Gertrude Bell spinge il suo sguardo anche fuori dalle città, negli immensi territori del Khorasan, nei deserti, per arrivare al fulcro originario di un’intera civiltà, il suo fondamento religioso, l’Islam. La sua caccia all’incognito e allo sconosciuto diventa così un viaggio a doppio senso, una via per scoprire le differenze e, soprattutto, le insospettate affinità tra Islam e Cristianesimo, tra Oriente e Occidente.


7. Il più personale dei piaceri. Diari di viaggio, Persia 1926-1927 -Vita Sackville-West

La letterata inglese del gruppo di Bloomsbury, amica di Virginia Woolf, racconta in modo dettagliato le prodezze di una donna che attraversò in auto l'Europa, la Turchia e l'Iran negli anni '30 attraverso le zone più impervie della Persia.


8. Passaggio a Teheran - Vita Sackville-West (1926)

"Viaggiare è il più personale dei piaceri": con questa frase Vita Sackville West introduce i sui ricordi di viaggio in Persia. Si tratta infatti di un piacere privato difficile da comunicare attraverso la scrittura o la parola, che rischiano piuttosto di sortire l'effetto contrario, poiché "non c'è niente di più noioso del viaggiatore che ti assilla con i suoi racconti". Ma la scrittirce inglese conosce il segreto per trasformare le sue esperienze in una lettura godibile e cercare di trasmettere la curiosità, il costante senso di sorpresa e la capacità di osservazione che accompagnano i veri viaggiatori.


9. Persia mirabile - Cesare Brandi (2002)

"Persepolis è come il tetto del mondo, cosí vasto, aperto, cosí sgombro di paura e di morte; cosí altero che anche quando vi siamo sopra sembra irraggiungibile".

Cosí Brandi in questo libro che raccoglie riflessioni, curiosità, esplorazioni sulla Persia e sull'India. Pagine stravaganti, intense, che ci restituiscono la figura di un uomo sicuro e inquieto, ancorato alla severa dottrina e al tempo stesso grande viaggiatore, storicista di una storia perennemente abitata dalla poesia.


10. La polvere del mondo - Bouvier Nicolas (1954)

"La polvere del mondo" racconta il primo viaggio condotta da Bouvier in Oriente nel 1953; ma anche l'avventura infaticabile di uno sguardo che si svela alla polvere del mondo e si rende partecipe delle culture dell'"altro". Partito da Ginevra su una Fiat "Topolino", raggiunge a Belgrado il suo amico pittore Thierry Vernet, in compagnia del quale continuerà per un buon tratto il viaggio fino a Samarcanda. Il libro ha conosciuto in Francia un successo continuo, non per il suo fascino esotico, ma per il modo inimitabile in cui si fondono humor e angoscia, l'innocenza dello sguardo e il sapore della conoscenza, la visione cosmica e il "rapimento" di certi piccoli dettagli celati nella singolarità degli esseri e delle cose più ovvie e quotidiane.


11. Le valli degli assassini - Freya Stark (1934)

Insieme a Lawrence d'Arabia, Freya Stark è considerata come uno dei massimi esponenti della stirpe dei viaggiatori inglesi: negli anni Venti e Trenta del secolo scorso Freya Stark percorse con ogni mezzo di locomozione possibile le regioni più remote della Persia e dell'Arabia. Ma La Stark, come sintetizza Alberto Moravia nella prefazione del volume "Le valli degli assassini", non fu solo una raffinata esploratrice: in lei convivevano curiosità, sensibilità e una profonda cultura.


Narrativa


12. Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi

Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi nell'impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura. È stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere un atto d'amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla.


13. Persepolis - di M. Satrapi (2009)

La storia della ragazzina Marjane a Teheran dai sei ai quattordici anni. Sono gli anni della caduta del regime dello Scià Reza Pahlavi, del trionfo della Rivoluzione Islamica e della guerra contro l’Iraq. I suoi genitori, di larghe vedute, pur di garantirle un’adeguata istruzione e maturazione, non esiteranno a mandarla a Vienna, dove lei si scontrerà con l’incomprensione altrui proprio come nella sua città natale. È un ritratto indimenticabile delle contraddizioni di un paese e di come, attraverso l’ironia e le lacrime si possa vivere l’adolescenza confrontandosi con le assurdità, i compromessi, la solitudine e i distacchi.


14. Taglia e cuci - Marjane Satrapi (2009)

Voci di donne, scoppi di riso divertito, esclamazioni compiaciute, pianti improvvisi, commenti indignati... Chiacchiere al femminile, certo, ma all'interno del privato iraniano. E non uno qualsiasi ma quello del ceto colto, al quale la stessa Marjane Satrapi appartiene. È lì che stavolta ci conduce il suo raccontare, nell'Iran celato da quei veli neri che, agli occhi di noi occidentali, uniformano e tanto sanno di oppressione, tristezza, mortificazione. Sì, c'è anche qualche velo nero dentro Taglia e cuci ma principalmente c'è la vitalità, lo humour, l'arguzia, lo sguardo vivace di un gruppo di donne iraniane che, riunite intorno al samovar del pomeriggio, parlano di sé e dei loro uomini. E che tutto appaiono fuorché ripiegate su se stesse.

15. Finché non saremo liberi. Iran. La mia lotta per i diritti umani - Shirin Ebadi

Prima donna musulmana a ricevere il Premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi ha ispirato milioni di persone nel mondo con il suo impegno da avvocato per i diritti umani, difendendo soprattutto le donne e i bambini dal regime iraniano. Shirin Ebadi racconta la sua storia di coraggio e ribellione contro un potere che non ha intaccato il suo spirito combattivo, e la speranza di giustizia e di un futuro migliore


16. Alla ricerca di Hassan. Il volto nascosto dell'Iran - Terence Ward (2017)

Nel 1998 la famiglia di Ward che, negli anni Sessanta, aveva vissuto a Teheran e che, dalla caduta dello Scià e dall'inizio della Rivoluzione islamica, non vi aveva messo più piede, decide di approfittare delle aperture del neopresidente iraniano Khatami per intraprendere un viaggio in Iran. Ma questo viaggio nella memoria è anche un viaggio alla ricerca di Hassan: Hassan Ghasemi era il cuoco e giardiniere della famiglia e con lui si era stabilito un rapporto che andava ben al di là del tradizionale rapporto di lavoro anche perché la famiglia Ward ha caratteristiche umane atipiche, aliene dai vizi e dalle manie di onnipotenza degli occidentali che, per ragioni diplomatiche o per lavoro, vivono nei paesi asiatici e africani.


17. La casa della moschea - Kader Abdolah (2010) € 15,72

Da secoli la famiglia di Aga Jan, ricco mercante di tappeti e capo del bazar, ha legato i suoi destini alla moschea di Senjan, nel cuore della Persia. La dimora adiacente alla moschea è pervasa da miti e antiche tradizioni, immagine armoniosa di una società che sta per essere attraversata dagli sconvolgimenti del presente, come fa presagire la massa di formiche che invade il cortile della casa nell'incipit del romanzo. Il piccolo centro religioso di Senjan rischia di rimanere lontano sia dalla modernizzazione filo-occidentale imposta dallo scià che dall'intransigente reazione oscurantista che si prepara nella roccaforte degli ayatollah di Qom. Proprio da Qom arriva un giorno il giovane imam Ghalghal, per prendere in moglie Seddiq, figlia dell'imam Alsaberi e, quando questi muore accidentalmente sarà lui a sostituirlo. Se dapprima sembra che la moschea abbia finalmente trovato una guida forte, all'entusiasmo succede presto lo sgomento: le sue parole si fanno sempre più arroganti e tentano di sfociare nell'azione violenta, quando Farah Diba, moglie dello scià e immagine dell'emancipazione femminile, arriva in città per inaugurare un cinema e si trova assediata da una folla sobillata da Ghalghal, che dopo la mancata sommossa, sfugge alla polizia e raggiunge Khomeini per preparare la rivoluzione dall'esilio. Sospesa tra un mitico passato e un drammatico presente, la casa della moschea è un cuore pulsante di vite e di storia, da cui si osservano gli eventi che cambieranno il volto dell'Iran.


18. Il paese delle stelle nascoste - Sara Yalda (2010)

Per tutta la vita, Sara non ha fatto che fuggire, dalla sua infanzia, dal suo paese, da suo padre. È arrivata persino a cambiarsi il nome. Sara. Due sillabe facili per cancellare il suono dissonante di Afsaneh. Ha giocato a essere qualcun altro, per integrarsi ed essere accettata. Ma a forza di conformarsi, un giorno ha compreso che non sapeva più chi era. Per questo, dopo ventisette anni, decide di tornare in Iran. Il mondo cosmopolita della sua infanzia non c’è più. Ora sull’aereo della IranAir l’altoparlante esordisce con «nel nome di Dio clemente e misericordioso» e su ogni sedile una bussola indica la direzione della Mecca. Ma poi, quello che Sara trova, è un mondo schizofrenico, che in superficie si adegua ai precetti fondamentalisti, ma sotto li trasgredisce tutti. I giovani fanno feste, bevono, guardano film proibiti, si raccontano barzellette sul presidente, e le donne sotto il velo indossano minigonne e abiti attillati, si truccano, criticano e resistono. Anche se i rischi non mancano, e può succedere che a una ragazza sorpresa a una festa durante un’irruzione di polizia, venga inflitta una pena di settanta frustate e l’umiliazione del controllo dell’imene. Straniera nel suo paese, Sara cerca di decifrare l’Iran, e intanto va alla ricerca del suo passato. Un padre che sperava di aver dimenticato, un fratello di cui conosce a malapena il volto, la casa dell’infanzia trasformata in una scuola coranica. La sua vita e quella del suo paese sono più intrecciate di quanto voleva riconoscere. La ricerca delle sue origini si trasforma in un viaggio tra la swinging Teheran e le cupole turchesi di Ispahan, e infine, in una nuova nascita.


19. La grande casa di Monirieh - Bijan Zarmandili (2004)

Le vicissitudini di una donna in cui sembra incarnarsi il destino di un paese e di una cultura. La storia della bellissima Zahra, dagli anni trenta al conflitto Iraq-Iran. L'amore contrastato per un giovane ebreo, il matrimonio, la maternità, la sfida dentro le mura della "grande casa di Monirrieh". L'Iran che guarda all'Occidente, l'Iran che torna alle sue radici, l'Iran che sul corpo di Zahra incide il segno di una radicale contraddizione.


20. La gabbia d'oro - Shirin Ebadi (2009) € 8,50

Le pigre estati all'ombra dei ciliegi e le sere d'inverno sotto il korsi; il sapore degli halva sfrigolanti di burro e le discussioni sulla moda europea: sono le consuetudini che scandiscono un'amicizia preziosa, quella tra le famiglie di Shirin e Parì. Ma la Rivoluzione islamica è destinata a cambiare tutto, disperdendo i tre fratelli di Parì lungo strade diverse e rendendoli nemici. Abbas, generale dell'esercito dello Shah, quando il regime si avvia alla dissoluzione è costretto a fuggire, assieme alla moglie malata, in America, dove lo attende lo choc di una cultura aliena. Javad, attivista del partito comunista Tudeh, si vota a un'esistenza di clandestinità e pericoli che lo condurrà più volte in carcere. Alì si unisce con entusiasmo alla Rivoluzione e finisce al fronte a combattere le truppe di Saddam Hussein. Mentre Parì cerca di tenere assieme i fili spezzati della sua famiglia, il Paese intero attorno a loro sprofonda in un baratro di violenza, corruzione e oppressione da cui sembra impossibile uscire. E che mette a repentaglio anche la sua vita e quella di Shirin. La storia vera della "Gabbia d'oro" è quella di molte famiglie iraniane, vittime nel giro di pochi decenni di sconvolgimenti storici e politici che hanno significato la guerra dei padri contro i figli, dei fratelli contro i fratelli, e che hanno provocato l'emigrazione di milioni di cittadini. In controluce scorre la storia, dagli ultimi giorni della monarchia all'ascesa di Ahmadinejad.


21. La via per Isfahan - Sinouè Gilbert

Abu Obeid el-Jozjani: così si chiamava il discepolo prediletto di Abu Alì ibn Sina, il grande Avicenna, il principe dei medici e dei filosofi, la cui saggezza e il cui sapere abbagliarono, agli inizi del secondo millennio, califfi e visir, principi e mendicanti, capi militari e poeti, suscitando ammirazione e stupore tra le genti d'Occidente. Jozjani visse a fianco di Avicenna per venticinque anni, seguendo fedelmente il maestro nel suo peregrinare da Samarcanda a Shiraz, dalla magnificenza dei palazzi all'umiltà dei borghi, e annotando puntualmente, come in una specie di diario di bordo, quanto accadeva. Basato sul manoscritto autentico di Jozjani, La via per Isfahan non è soltanto l'avvincente racconto della vita e delle gesta di uno dei sommi sapienti dell'Islam, al tempo in cui l'Islam era una grande e tollerante civiltà. È, innanzi tutto, uno straordinario romanzo d'avventura che, attraverso gli occhi di Jozjani, ci riconduce sulle strade della Persia che abbiamo sempre sognato: tra le distese desertiche e salate dove, in mezzo a oasi lussureggianti, sorgono città di una bellezza incomparabile, e le carovane scaricano gemme e spezie del paese giallo, armature di Siria, avori di Bisanzio; nei bazar, dove le narici si gonfiano di profumi rari e aromi preziosi, e pellicce, ambra, miele e schiave bianche seducono i viandanti; nei deserti pietrosi, sotto i cieli stellati; nell'intimità dei serragli; negli harem traboccanti di voluttà…


22. Il giardino di cristallo - Mohsen Makhmabaf (2003)

Mentre infuria la guerra contro l'Iraq, a Teheran quattro famiglie, ciascuna retta da una figura femminile, convivono con un'esistenza senza uomini, tutti impegnati al fronte. Fra nascite, dolori, incomprensioni, piccoli momenti di felicità e lo spettro sempre incombente della guerra, una saga familiare che è insieme una riflessione sul destino umano e sulla figura femminile nell'Iraq e nel mondo di oggi


23. La donna che leggeva troppo - Bahiyyih Nakhjavani (2010)

Nella Persia del 1800 Tahirih Qurratu'l-Ayn è diversa da tutte: nata in una famiglia benestante, è cresciuta "come un uomo", libera di studiare e imparare. Bellissima, sensibile e curiosa, scrive poesie e discute di politica, proclama la dignità delle donne. La sua fama di poetessa e ribelle ("strega e puttana" per chi ne ha paura) è ormai diffusa in tutto il Paese quando, accusata di omicidio, fugge, tenendo in scacco la polizia dello Shah come se potesse prevederne le mosse. E quando infine viene catturata - dopo aver osato, nell'attimo che la consegna alla Storia, togliersi il velo in pubblico - il suo fascino e la sua saggezza confondono i persecutori, scatenando l'amore dello Shah e l'ira funesta di sua madre.


24. Quello che mi spetta - Parinoush Saniee (2010)

Teheran. A quindici anni Masumeh non ha mai conosciuto la libertà. Conosce l'obbedienza. Al padre e ai fratelli. Conosce le percosse, di cui spesso è vittima. Conosce i doveri che si pretendono da una ragazza d'onore come lei: portare il chador, servire l'uomo sempre e comunque, camminare svelta con lo sguardo rigorosamente rivolto verso il basso. Eppure, oggi. Masumeh ha disobbedito. Ha usato alzare gli occhi verso il giovane che ogni giorno la osserva negli stretti vicoli della città. Lui è Saeid e lavora come apprendista in una farmacia. Basta poco perché quello scambio di sguardi si trasformi in un amore forte e appassionato. Un amore pericoloso, impossibile da nascondere. A scoprirli è il fratello maggiore di Masumeh. La ragazza deve essere punita, si è macchiata del peggiore dei peccati, amare. Ma le botte e la violenza non bastano. Per salvare l'onore della famiglia si deve sposare subito, con un uomo scelto dai fratelli. Da questo momento in poi a Masumeh non resta altra scelta che accettare il suo destino. Prima come moglie dedita a compiacere ogni desiderio di un marito assente ed egoista, poi come madre di tre figli. E mentre l'Iran è sconvolto dalla rivoluzione, attingendo a una forza che non credeva di avere, la donna sacrifica sé stessa per crescerli e farli studiare. A darle coraggio è l'amore silenzioso che coltiva dentro di sé. Perché non ha mai dimenticato Saeid. E attende solo il giorno in cui finalmente forse avrà quello che le spetta.


25. Sole a Tehran - Fereshteh Sari (2014)

Setareh e Nilufar vivono a Tehran. Sono ragazze nel 1978, quando il romanzo comincia, e tra studio, impegno politico, conflitti con i genitori, amicizie, amori e atti di libertà, si fanno protagoniste della rivoluzione islamica della fine degli anni Settanta. Sono donne nel 2009, quando il romanzo si conclude, e delle donne adulte hanno l’intensità esperienziale e la coscienza inquieta. Tra l’una e l’altra data, si dipana il percorso delle loro vite, solari e tragiche, sommesse e gridate, sullo sfondo di un mondo che attraverso storie come questa impariamo a conoscere.


26. Viaggio di nozze a Teheran - Azadeh Moaveni (2009)

Azadeh è iraniana ma ha solide radici occidentali: parte della sua famiglia vive in California e lei, dopo aver lasciato la sua patria, ha intrapreso la carriera giornalistica negli Stati Uniti. Il ricordo del suo Paese è incancellabile, e sebbene ami quei senso libertà e Indipendenza che si respira tra le strade d'Occidente, non riesce a soffocare fa forte nostalgia che la lega all'Iran. Alla vigilia delle elezioni di Mahmoud Ahmadinejad, il "Time" la invia come corrispondente nella capitale iraniana per monitorare l'andamento del voto. L'arrivo a Teheran è sconvolgente. Azadeh subisce immediatamente l'impatto con uno stile di vita e una cultura che lei non conosce e non ricorda. Ma l'aria di casa non tarda a travolgerla con il suo carico di vecchi sapori, antiche abitudini che riprendono vita, visi familiari ritrovati dopo lungo tempo. Si rimette in contatto con l'amica Nasrine, giornalista anche lei, e comincia a respirare l'atmosfera locale. L'Iran si svela così ai suoi occhi di donna e giornalista: un incontro di tradizioni e di culture, nel quale convivono etnie diverse e orientamenti politici e religiosi opposti.


27. Pollo alle prugne - Marjane Satrapi (2009)

Un romanzo sotto forma di fumetto, ambientato in Iran negli anni Cinquanta, racconta gli ultimi giorni di un famoso musicista che si lascia morire per dispetto, dopo che la moglie ha rotto il suo prezioso strumento. Una riflessione sul piacere, un libro sulla scomparsa dello stesso e sulla morte che ne deriva. E dietro l'agonia del musicista si intravede una storia d'amore finita male e, soprattutto, il ritratto di una società scomparsa: quella dell'Iran dei nonni dell'autrice, un paese lacerato tra modernità e tradizione.


28. Passaporto all'iraniana - Nahal Tajadod (2008)

A Teheran, per rinnovare il passaporto bisogna fare quarantotto ore di coda e attendere un mese. Chi non vuole aspettare, si affida a chi ha fatto dell'arte di arrangiarsi una filosofia di vita. Anche Nahal, la protagonista del romanzo, compie questa scelta: entrerà così in contatto, in un crescendo di situazioni esilaranti, con un'infinità di personaggi sorprendenti e imprevedibili che con uno slancio di filantropia, o con un gesto di corruzione, cercano di portarla alla meta agognata.


29. Alì e Nina - Said Kurban (1937)

La vicenda si svolge ai confini tra Oriente e Occidente, sulle rive del mar Caspio, nella città multietnica di Baku. Alì è un giovane musulmano dell'Azerbaigian, che ha ereditato dagli antenati la passione per il deserto e le leggende guerresche. Nina è una bellissima ragazza georgiana di religione cristiana, cultura e sensibilità europea. Nonostante le resistenze delle rispettive famiglie, i due ragazzi vivono con coraggio il loro amore e si sposano. La forza cieca della Grande guerra e della Rivoluzione russa dividerà e frantumerà il loro mondo.


30. L'attrice di Teheran - Nahal Tajadod (2013)

Le protagoniste di questo romanzo sono due donne, due iraniane. La prima, nata dopo la rivoluzione del 1979, e che ha conosciuto solo il regime islamico, è una giovane attrice di grande successo. La seconda, scrittrice rinomata, è cresciuta nell'Iran dello Scià. La ragazza racconta alcuni episodi della propria infanzia, le vessazioni subite dai familiari in quanto laici ed artisti, la folgorante carriera nel cinema, il peso della censura e i lunghi interrogatori da parte dei Guardiani della Rivoluzione. Il suo racconto testimonia di un Iran sconosciuto alla scrittrice, che ricorda invece la forzata modernizzazione della società al tempo della monarchia filo-occidentale dello Scià. Dal confronto di queste due visioni nasce un romanzo affascinante, in un gioco di specchi che concorre a definire il ritratto di due donne decise ad affermare la propria identità, il proprio talento, e a vivere la complessa evoluzione di un paese pieno di contraddizioni e di grande ricchezza culturale.


31. Come un uccello in volo - Fariba Vafi

Lontano dalla descrizione stereotipata del modello femminile propria della letteratura mainstream sul Medio Oriente, "Come un uccello in volo" ci accompagna nel viaggio interiore di una giovane donna alla ricerca della propria identità nell'Iran contemporaneo. Casalinga e madre riluttante, la protagonista si rivela nella sua complessa umanità attraverso la scoperta e la tentata ridefinizione del proprio ruolo di madre, moglie e figlia. Fossilizzata in una condizione d'inerzia alla quale sembra averla condannata il suo passato familiare, prende coscienza di se stessa nel confronto con un marito inquieto, la cui unica risposta alle difficoltà del vivere imposte da un Iran mai citato direttamente, eppur vivido nella sua minuta quotidianità, si cristallizza nel sogno ossessivo dell'emigrazione. Lo stile denso e asciutto, misto a una sottile ironia, riflette le reticenze della narratrice, la cui auto-rivelazione avviene grazie alla riscoperta di recessi del passato, rimasti intoccati da anni di silenzio e sensi di colpa. Liberandosi della "gabbia" che i legami affettivi le hanno creato intorno, come un uccello in volo, la protagonista esplorerà gli spazi aperti iniziando a cantare.



Politica e società


32. La rana e la pioggia - Antonello Sacchetti (2016) € 11,05

Secondo una credenza popolare del nord dell'Iran, quando tre rane cantano, vuol dire che sta per piovere. "La pioggia quando arriva?", chiede Nima Yooshij alla rana in una sua celebre poesia del 1952: una metafora della rivoluzione, ma anche una premonizione. Di lì a poco, infatti, l'Iran avrebbe conosciuto il golpe anti-Mossadeq, la "rivoluzione bianca" voluta dallo scià per modernizzare il Paese, la rivoluzione del 1979 e la nascita della Repubblica islamica. Un Novecento vivace e drammatico ha portato nel terzo millennio un Iran con un'identità forte e apparentemente immutabile. E oggi? All'indomani dello storico accordo sul nucleare, la Repubblica islamica sembra in procinto di entrare definitivamente nel mercato globale. Ma quali sfide e quali compromessi comporta tutto questo per la cultura e il popolo iraniano? Insomma: "La pioggia quando arriva?". La rana e la pioggia è un viaggio nell'Iran dei nostri giorni, attraverso il complesso e affascinante rapporto tra Paese e modernità.


33. Rosa è il colore della Persia - Vanna Vannuccini (2006)

La Rivoluzione khomeinista nel 1979 ha cambiato per sempre gli equilibri geopolitici non solo dell’area mediorientale ma addirittura dell’intero globo. La Rivoluzione islamica infatti determinò un cambiamento radicale dell’asse delle alleanze degli Usa, che si trovò ad appoggiare in maniera decisiva un alleato allora minore come era Saddam Hussein e ispirò la nascita di un radicalismo islamico che avrebbe contaminato non solamente il mondo sciita ma anche quello sunnita. Grande quasi sei volte l'Italia e con una popolazione di circa settanta milioni di abitanti, l’Iran è in realtà un paese estremamente giovane, anche a causa dei tanti morti dovuti al conflitto con l’Iraq negli anni ottanta. Ma è anche una nazione con una forte dinamica elettorale, tanto da essere definita in più occasioni come l’unico paese realmente democratico della cosiddetta ‟Islamic Belt”. Oggi, il mondo si ritrova a guardare in maniera preoccupata verso questa area, a seguito della decisione assunta dal nuovo presidente di dotare il paese della capacità nucleare. Vanna Vannuccini, da anni corrispondente dall’Iran, con la sua consueta grazia e raffinatezza ci conduce in molti dei misteri di questo sterminato paese, in un viaggio sempre delicatamente in equilibrio tra riflessione politica e curiosità culturale e sociologica. Dalle riunioni degli ultimi zoroastriani alla descrizione delle ansie e speranze dei diciotto milioni di iraniani nati con il baby boom degli anni ottanta, dalla cerimonia del tè che segna i contratti matrimoniali alla descrizione dell’Università di Evin e della vita intellettuale del paese.


34. Mille e un giorno con gli Ayatollah di Nadia Pizzuti (2002)

Un'inedita testimonianza di una giornalista italiana che ha trascorso circa tre anni in Iran, seguendo da vicino la tormentata fase di cambiamento inaugurata dal presidente Mohammad Khatami.


35. l’Iran oltre l’iran - Alberto Zanconato (2016) € 12,32

L’Iran è un paese complesso e spesso poco compreso dagli osservatori occidentali che tendono a leggerne la realtà in base a categorie che, a un'analisi più approfondita, si rivelano essere soprattutto stereotipi. Alberto Zanconato, forte di una lunga consuetudine con la realtà iraniana, ci fornisce gli strumenti per leggere la fase attuale, inaugurata dall'elezione del premier Rohani e contrassegnata dal graduale reingresso nella comunità internazionale. A entrare in questa nuova stagione della storia iraniana è una società multiforme, la cui complessità non può essere ridotta alla cifra religiosa. Ne risulta una panoramica coinvolgente, basata su ricostruzioni storiche e interviste, ma anche su memorie, incontri e rapporti privati con cittadini comuni, oppositori, ex detenuti, agenti dell’Intelligence e personaggi sorprendenti come il primo transessuale iraniano.


36. Noi donne di Teheran - Farian Sabah (2014) € 10,20

Un racconto in prima persona, vissuto sulla pelle da una voce unica per profondità, professionalità e capacità narrativa. Farian Sabahi è nella capitale alla vigilia di un voto cruciale e racconta le donne iraniane, si racconta. Donne protagoniste, che vogliono essere fedeli a se stesse, ma ancora strumentalizzate come esempi di libertà dalla propaganda di regime. Un testo animato dai versi dei grandi poeti persiani che sa parlare con ironia di tempi complessi.


37. Generazione del fronte - Renzo Guolo (2008) € 14,02

Quella iraniana è una società complessa, caratterizzata da trasformazioni profonde e dalla presenza di importanti attori sociali che con la loro azione incidono anche sugli equilibri politici. Tra questi il clero, le donne, e la "generazione del fronte", i veterani della lunga e sanguinosa guerra Iran-Iraq: attori ai quali è rivolto lo sguardo di Renzo Guolo. Come i giovani e giovanissimi divenuti adulti sul campo di battaglia, che hanno dato vita al fenomeno del "martirio" su larga scala, simboleggiato dal sacrificio degli adolescenti che si lanciavano in massa sui campi minati durante la guerra, per aprire varchi alle truppe che seguivano. Alcuni dei protagonisti di quella guerra esercitano importanti ruoli politici e militari nell'armata dei Pasdaran e nelle istituzioni della Repubblica Islamica, ma la maggioranza dei veterani è rimasta in silenzio, piena di rancore per la "rivoluzione tradita", delusa da un regime che sembra aver dimenticato il loro sacrificio. Generazione che è tornata a far sentire la sua voce contribuendo in modo decisivo all'elezione a presidente della Repubblica di Mahmoud Ahmadinejad. Apparentemente arroccata dietro le sue istituzioni, in realtà animata da fermenti che attraversano tutti gli strati sociali, la società iraniana appare tutt'altro che monolitica dopo che, con gli strumenti dell'analisi sociologica Guolo ci permette di leggerne la dinamica conflittuale.


38. Il turbante e la corona - Alberto Negri (2009 esaurito)

"La rivoluzione farà molto di più che liberare dall'oppressione e dall'imperialismo: creerà un nuovo tipo di essere umano." Era il 1979 quando Khomeini pronunciò queste parole. Il suo ritorno a Teheran dopo l'esilio fu salutato da quattro milioni di persone, pronte a travolgere la monarchia e instaurare una Repubblica islamica. In nome dell'islam la società iraniana si sarebbe liberata dall'ingiustizia, dalla povertà, dalla corruzione. Ma era sempre in nome dell'islam che un uomo solo, dopo lo shah, continuava a decidere le sorti del Paese. Dieci anni dopo, nel giugno 1989, l'Iran era reduce da una devastante guerra contro l'Iraq e da sanguinose lotte interne quando il funerale di Khomeini venne celebrato in un'atmosfera di esaltazione mistica. Oggi Ahmadinejad, il presidente-pasdaran, ha invocato una "seconda rivoluzione", puntando sui programmi nucleari, su un populismo millenarista e sull'avanzata dello sciismo in Medioriente. Qual è il segreto della solidità della Repubblica islamica, che con tutte le sue ombre continua a guidare una società vivace e complessa? In questo libro Alberto Negri ripercorre la storia dell'Iran per rintracciare le origini della rivoluzione, esplorandone i luoghi, interrogandone i protagonisti, rivelando il ruolo del petrolio e "le colpe" dell'Occidente, e districando la rete di alleanze fra le forze economiche e religiose del Paese che da trent'anni vanifica ogni speranza di riforme nella "Repubblica degli ayatollah".


39. La scuola degli imam - Alessandro Cancian

Maggioranza culturale in Iran e massicciamente presente in Iraq, Pakistan e India, l'Islam sciita è ancora da conoscere e scoprire. Questo libro racconta i capisaldi di una tradizione dottrinale, letteraria e culturale ricchissima. Caratterizzato da una doppia attitudine alla protesta e all'esoterismo, lo sciismo ha al suo centro la figura dell'Imam, paradigma dell'uomo perfetto. Vera roccaforte della trasmissione del sapere è la madrasa, chiamata in ambito sciita hawza ilmiyya, dove i dotti sciiti si formano da secoli sui testi della tradizione giuridica imamita, ma dove oggi discutono anche di filosofia occidentale, nuove tecnologie e bioetica. In un momento storico segnato dal terrorismo dell'Isis, è importante evitare di cadere in pericolose generalizzazioni. Questo libro, rigoroso e puntuale, rappresenta un'occasione preziosa per conoscere l'altra faccia dell'Islam e la sua tradizione culturale, così vicina e spesso trascurata.


40. Lettere persiane - Montesquieu

Immaginate di essere due persiani che arrivano a Parigi nel corso di un viaggio alla scoperta della civiltà occidentale: nella Francia dell'assolutismo del Re Sole e della reggenza, ma anche di una crisi finanziaria senza precedenti. Attraverso la fitta corrispondenza che Usbek e il suo giovane amico Rica intrattengono con la Persia, prendono forma due intrecci narrativi - il serraglio di Usbek a Ispahan e il "serraglio" della società francese - accomunati dalle dinamiche visibili e invisibili del dispotismo. L'occhio inafferrabile e divertito di Montesquieu restituisce una realtà a più dimensioni in cui tutto coesiste e contrasta, con uno stile coltissimo e sapiente che spazia dalla satira di costume alla dissertazione storica e filosofica, al melodramma.


41. Islamamad. Iran, Islam e democrazia. Saggi scelti e interviste a Charles Taylor e a Martha Nussbaum - Akbar Gangji

Akbar Ganji è il più importante dissidente politico iraniano, è un uomo di idee e di azione, uno scrittore, un intellettuale, un giornalista. Nei suoi libri, il primo dei quali è stato descritto dal Washington Post come "l'equivalente iraniano di Arcipelago Gulag di Aleksandr Solzhenitsyn", ha denunciato il governo iraniano e il suo coinvolgimento nella serie di omicidi di scrittori e dissidenti politici. A causa di questo coraggioso esercizio della libertà di espressione è stato imprigionato e torturato. Dal carcere, dove è rimasto rinchiuso dal 2000 al 2006, ha scritto un vero e proprio manifesto repubblicano, nel quale pone le basi per l'affermazione di una democrazia stabile in Iran. Questo volume raccoglie i temi che l'hanno fatto conoscere al livello internazionale: apartheid e repressione femminile in Iran, il rapporto tra democrazia, Islam, diritti civili, insieme ai dialoghi con due filosofi americani molto conosciuti e discussi anche nel nostro paese, Charles Taylor e Martha Nussbaum.


42. Shah-in-shah - Ryszard Kapuscinski

Nell'anno drammatico della rivoluzione, Kapuscinski è in Iran per uno dei suoi più brillanti e memorabili reportage, in cerca di risposte. E riesce a temperare, con impeccabile stile, la complessa ricostruzione storico-giornalistica con un'appassionante capacità narrativa. Non fa lezione, non sale in cattedra. Al lavoro nella sua stanza d'albergo, ingombra di giornali, di ritagli, di foto, filmati e nastri registrati, ricostruisce il quadro degli eventi, delle premesse che li hanno provocati e delle situazioni che si preparano. Ricostruisce il lento ma inesorabile procedere degli avvenimenti che hanno portato alla rivoluzione khomeinista: l'incerta ascesa al potere dello scià, la sua euforica prepotenza in seguito alle scoperte petrolifere, il clima di terrore e repressione instaurato dalle brutali forze di polizia della Savak e il progressivo rifugiarsi del popolo nelle moschee, tra le braccia dei mullah e dell'islam, unica istituzione ritenuta in grado di proteggere dalla violenza cieca del potere centrale di Teheran. Il suo puzzle rigoroso è sempre filtrato dalla sensibilità e da un'umanità profonda.


43. Essere donne in Iran - Le femministe iraniane dopo la rivoluzione islamica - Alessandra Farina (2017)

Con questo libro s'intende dare un quadro d'insieme storico e contemporaneo dell'evoluzione della donna iraniana nella società, soffermandosi in particolare sul ruolo politico e istituzionale. Un percorso difficile quello delle donne iraniane, portate in un primo momento ad una occidentalizzazione forzata, e ad un estremo e obbligatorio laicismo dello Stato e della società, sotto il regime dello Shah, per poi passare con la Rivoluzione del 1979 e all'instaurazione della "Repubblica islamica", segnata da un ritorno all'Islam e ai suoi princìpi. La rivoluzione si è potuta realizzare in gran parte per merito delle donne stesse, contro le quali i religiosi al potere si sono successivamente accaniti. L'oppressione femminile è proseguita con il regime di Khatami, salito al potere nel 1997, nel quale furono adottate nuove severissime politiche sia nel campo dell'istruzione che della sanità. La politica di discriminazione di molti contesti del Medioriente islamico in Iran ha avuto probabilmente più peso che altrove: obbligo del velo, diritto unilaterale dell'uomo al divorzio e alla poligamia, divieto di esercizio della funzione di giudice o di ricoprire alte cariche politiche e il codice penale islamico, nel quale la vita della donna vale la metà di quella dell'uomo. Nell'Iran contemporaneo la presa di coscienza femminile ha fatto grandi passi. Le donne sono la forza sociale e la più consapevole, dinamica e legittima critica al sistema costituito.


44. Chador - Lilli Gruber (2006) € 9,35

Un reportage straordinariamente coraggioso, un’indagine condotta nel punto più caldo del pianeta, con la garanzia di una firma di rigore assoluto, quella di Lilli Gruber. Bollato come perno centrale dell’Asse del Male dagli Usa di George Bush, l’Iran è oggi il crocevia determinante della diplomazia mondiale, mentre si agitano concrete e prossime ombre di conflitto militare a fronte della politica nucleare di Tehran. Demonizzato, assaltato da giudizi superficiali e privi di reale conoscenza ed esperienza, ridotto a macchietta retrograda e reazionaria, il Paese rifondato dalla rivoluzione di Khomeini è un punto interrogativo planetario, per la scarsità di informazioni che ne trapelano. Lilli Gruber ha percorso l’Iran con l’acume del reporter che sviscera ciò che è sotto le apparenze e, scegliendo come simbolo lo “chador”, lo ha sollevato per mostrare il volto di una nazione immensa e contraddittoria, che fornisce petrolio e gas all’Occidente e, forse proprio per questo motivo, è entrata nel mirino delle amministrazioni angloamericane. Un viaggio che fa vivere in prima persona l’incredibile vittoria elettorale del sulfureo premier Ahmadinejad, scoprendo una realtà femminile e sociale insospettata, ma oltrepassa la politica per condurre lo sguardo nei luoghi dell’antica Persia, nel cuore della sconcertante bellezza di un’era distante e gloriosa. Un’esplorazione in avanguardia che, in questa fase storica, può valere come una profezia che si sta già avverando.


45. L'Iran svelato - Fabrizio Cassinelli (2016) € 12,75

La tecnologia e la ricerca sono molto avanzate, il 75 per cento della popolazione ha meno di 35 anni. Le donne divorziano, votano, pilotano gli aerei e sono ricercatrici all'università. No, non parliamo di Stati Uniti o di un'altra nazione occidentale ma dell'Iran. Un paese che tanti non saprebbero collocare geograficamente in modo preciso ma di cui pensano di sapere molte cose. Quasi tutte sbagliate. Tre decenni di informazione manipolata hanno targato come "Stato canaglia" la Persia - che non ha mai dato inizio ad una guerra, accoglie milioni di profughi e combatte l'esportazione dell'oppio dall'Afghanistan -e hanno lasciato in eredità una pletora di luoghi comuni spesso molto lontani dalla realtà. Partiamo da qui: gli iraniani non sono arabi ma ariani. E ne sono molto orgogliosi. E poi, nessuno pensa all'Iran come a un Paese di grattacieli, suv, Internet e smartphone ma è questo che trovereste passeggiando nella parte alta di Tehran o in un'altra delle sue grandi città. L'Accordo sul Nucleare ha riconsegnato un Iran "grande occasione economica" ma soprattutto una nazione e un popolo interamente da scoprire e a noi particolarmente affini per storia e tradizioni. "L'Iran svelato" ha il pregio di condurci per mano alla scoperta di un Paese alle prese con le mille contraddizioni che emergono dal conflitto tra necessità di modernizzazione e regime repressivo.


46. Il grande Iran - G. Acconcia (2016) € 12,32

Un ricco reportage narrativo che rivela dall'interno tutta la complessità della realtà iraniana. Questo libro è il frutto di dieci anni di vita e ritorni in Iran di uno dei più accreditati corrispondenti italiani dal Medio Oriente. L’Iran è il paese del dispotismo e delle lotte civili, il più democratico del Medio Oriente per cultura politica e civile. Il popolo iraniano vive un momento politico, culturale, sociale e civile unico. In Iran, tutto è il contrario di tutto: la libertà è ipocrisia, la religione è politica, la carità è profitto. Il titolo del libro è un riferimento agli intrighi russi, statunitensi e britannici, paesi che hanno manipolato la Persia sin dall'Ottocento, riportati nel classico di Peter Hopkirk Il Grande gioco, ma è soprattutto il tentativo di spiegare quanto sbagliato sia stato il progetto dell'ex presidente Usa, George W. Bush, di Grande Medio Oriente. Se la politica estera della Repubblica islamica non ha mai assunto un atteggiamento aggressivo dopo il 1979 e neppure ha perseguito forme di esportabilità del modello khomeinista, ci ha pensato la cieca politica estera Usa a creare il mito del Grande Iran.


47. l'Iran contemporaneo - Redaelli (2011) € 12,32

Nonostante l’ostilità statunitense e la grave crisi economica che attanaglia il paese, in questi anni l’Iran è tornato a essere una delle più importanti potenze regionali, anche per via del suo ambiguo programma nucleare che inquieta la comunità internazionale. Questo libro ricostruisce le intricate vicende storiche e politiche che hanno portato alla creazione della Repubblica islamica, con il predominio del clero sciita militante, e alle successive trasformazioni della società iraniana fino alle manipolazioni dei risultati elettorali che hanno riconfermato nel 2009 il presidente ultraradicale Mahmud Ahmadinejad.


48. Il rosso e il nero e la rivoluzione della modernità. Breve storia del pensiero iraniano contemporaneo - Andrea Duranti (2007) € 15,30

Il volume di Andrea Duranti, dottorando in Storia e relazioni internazionali dell'Asia e dell'Africa presso l'Università di Cagliari, fa la sua comparsa in un momento in cui gli studi sulla storia e sulla politica contemporanea dell'Iran, nonostante l'importanza dell'argomento, ancora scarseggiano. Il libro è apprezzabile innanzitutto per la sua tempestività e per il tentativo di ripercorrere il pensiero iraniano, politico ma non solo, dalla rivoluzione costituzionale, all'inizio del '900, fino ai giorni nostri. L'a. si muove all'interno di un arco temporale denso di avvenimenti riuscendo a dare una panoramica utile ed esaustiva della storia del pensiero, senza però limitarsi alla politica: molto lodevole è infatti l'attenzione al campo letterario ed editoriale, con un'accortezza particolare alla letteratura femminile. In quest'opera, di impianto narrativo sostanzialmente cronologico, Duranti affronta anche eventi e periodi storici controversi, che sono tuttora oggetto di una disputa storiografica aperta e vivace. Tuttavia Duranti non ne dà indicazione, né chiarisce la propria collocazione all'interno di tale dibattito. Allo stesso tempo, la tendenza a riprodurre brani ampi di un numero piuttosto ristretto di monografie esistenti, sia di carattere giornalistico che scientifico, pare andare a scapito dell'utilizzo critico della storiografia, e forse rivela anche una conoscenza limitata degli studi già compiuti. Inoltre, si osserva l'uso preminente di fonti di tipo secondario anche dove, come per esempio nella presentazione del pensiero del filosofo Soroush (p. 205-54), non sarebbe difficile accedere a fonti dirette, anche tradotte in inglese. La parte conclusiva del volume, che arriva fino all'elezione di Ahmadinejad (2005) e che è dedicata alle Débâcles nell'Iran post-rivoluzionario (pp. 255 e ss.), è quella più debole: data la contemporaneità del periodo preso in esame, e l'incertezza che caratterizza anche la storiografia più autorevole, questa sezione si basa su un numero ancora più ristretto di monografie, non tutte di carattere scientifico, di cui sono riportati passaggi piuttosto lunghi. Questa scelta ignora, ancora una volta, il dibattito che contrappone oggi gli studiosi sui temi della legittimità del regime e sugli sviluppi futuri della politica iraniana.Accanto a queste debolezze di impianto, si riscontrano anche delle imprecisioni minori: l'inesatta definizione delle funzioni costituzionali del Consiglio degli esperti (p. 169-70) e della linea politica del Tahkim-e Vahdat (p. 181), che pare ignorare le trasformazioni ideologiche subite da questo gruppo a partire dal 1979; l'uso disinvolto dei termini «fondamentalisti» ed «integralisti», usati dall'a. come fossero sinonimi, e del termine «modernità».Ciò nonostante, il volume è un buon indicatore dell'interesse che questo argomento comincia a suscitare anche in Italia e, soprattutto, può contribuire a stimolare un dibattito sulle prospettive di questo settore di studi.


49. Oltre il chador - Marcella Croce (2006) € 16,57

Chador, imam e harem: tre parole chiave per capire l'Iran di oggi, Paese che è passato dal regime filo-occidentale dello Scià a quello della rivoluzione islamica di Khomeini, che ha imposto una repubblica fondata sulla teocrazia islamica. Oggi l'Iran è sotto gli occhi del mondo per le molte tensioni politiche di cui è oggetto dentro e fuori dai propri confini e in particolare per la corsa al riarmo nucleare. Per due anni Marcella Croce ha osservato con attenzione l'Iran, Paese sul quale in realtà si continua a essere molto disinformati, raccogliendo notizie di prima mano nel vasto territorio ancora ignoto che si stende "oltre il chador. Come si sopravvive nella Repubblica Islamica? È piuttosto semplice: anche i musulmani ferventi (persino molti mullah) non amano affatto le imposizioni governative e scavano un abisso più o meno profondo fra il mondo della propria famiglia e la vita pubblica esterna, dove regna l'opportunismo. Le donne più spregiudicate vanno a vedere i defilè di moda, sono ben truccate, e hanno solo uno straccetto in testa; le più tradizionali indossano il chador nero più integrale, e le studentesse di ogni tipo di scuola o università sono obbligate ad andare in giro vestite come suore. Ogni episodio della vita è stato per l'autrice occasione per impararne a riconoscere le caratteristiche essenziali di questa splendida cultura ma anche le aberrazioni della Repubblica Islamica che tiene vigili i Paesi dell'Occidente con le sue minacce.


50. Diario persiano - Anna Vanzan (2017) € 12,75

Il volo dell'Austrian Airlines si abbassa verso Teheran mentre la voce della hostess ricorda alle passeggere di coprirsi Il capo In osservanza alle regole della Repubblica islamica d'Iran. Una ragazza Iraniana si sistema il foulard Intorno al viso sussurrando: lo odio... Si apre così II diario di viaggio di un'orientalista da anni Innamorata dell'Iran e della sua cultura. Se guardiamo oltre l'immagine stereotipata di un paese che vuole le donne sempre strette nel loro nero chador, l'Iran ci appare tutt'altro che chiuso e reazionario. La società, che nel pubblico finge sottomissione al regime, nel privato conduce una vita assai libera, tra feste, divertimenti notturni e una certa disinvoltura sessuale. Visitiamolo allora, nelle sue contraddizioni quotidiane, entrando nelle case, incontrando persone che ci sveleranno una realtà multiforme e straordinaria, inaspettatamente vicina ma ancora sfuggente allo sguardo occidentale.


51. I ragazzi di Teheran - Antonello Sacchetti

Chador e tagli punk, feste clandestine e preghiere del venerdì, musica rock e misticismo religioso, poesia sufi e blog su Internet, disoccupazione e voglia di fuggire all'estero. Il 70% della popolazione iraniana ha meno di 30 anni e non ha partecipato alla rivoluzione che ha dato origine alla Repubblica islamica. È una generazione nata durante la terribile guerra con l'Iraq e cresciuta in un contesto economico e sociale difficile. Orgogliosi della loro identità culturale e religiosa, ma insofferenti nei confronti di un regime oppressivo, saranno proprio i giovani iraniani a decidere il destino di una nazione, giunta a un punto di non ritorno. Il ritratto di un Paese unico attraverso le voci dei ragazzi di una gioventù bella e vivace.


52. Misteri persiani. I volti nascosti dell'Iran - Antonello Sacchetti

Dal 1979 per la maggior parte degli occidentali l'Iran è sinonimo di fondamentalismo islamico, di terrorismo, di pericolo. Le cronache hanno ridotto la Persia a "problema", offuscando 2.500 anni di storia. Molto prima di Khomeini e Ahmadinejad, l'Iran ha dato i natali a Ciro il Grande, Rumi, Avicenna, Hafez e Khayyam. Una storia che ci porta in una terra di bellezze assolute e ingiustizie profonde. Una storia complessa, affascinante e misteriosa. E troppo spesso sottovalutata. Una storia di musulmani sciiti, zoroastriani, cristiani ed ebrei. La ricchezza di etnie e culture diverse che convivono dai tempi dell'Impero Persiano è il "mistero" dell'Iran, in cui soltanto il 51% della popolazione è di etnia persiana. Un Paese che continua a svolgere anche nel XXI secolo il ruolo di cerniera tra Europa ed Estremo Oriente. La nostra storia, il nostro vocabolario e persino la nostra tavola devono molto all'Iran. E nel confrontarci con l'Iran dovremmo sempre essere consapevoli della grandezza della sua storia e della sua cultura. "L'autore, per l'acutezza delle osservazioni, sembra un diretto discendente dei grandi viaggiatori europei da Marco Polo ad Ambrogio Contarini e soprattutto del romano Pietro della Valle, che raggiunse la corte dei re sufi nel XVI secolo" (dall'introduzione di Amir Madani).


53. Pellegrinaggi persiani - Afshin Molavi (2005)

Studenti, commercianti, uomini di fede, giornalisti favorevoli alla democrazia, integralisti islamici, politici riformisti, tassisti, abitanti dei quartieri più poveri delle città, teenager, agricoltori, invalidi di guerra e bambini fanatici di tutto ciò che arriva dall'Occidente: una moltitudine di personaggi ha aperto il proprio cuore all'autore discorrendo di qualsiasi argomento, dalla politica a Internet, dalla poesia alla legittimità della rivoluzione Islamica, dal matrimonio alla censura. È questo il popolo iraniano assetato di cambiamento che emerge dalle pagine di Afshin Molavi. Squarciando il velo della retorica ufficiale, Molavi è riuscito a raccontare l'Iran di oggi.


54. Revolutionary Iran - Axworthy eng

In Revolutionary Iran, Michael Axworthy guides us through recent Iranian history from shortly before the 1979 Islamic revolution through the summer of 2009, when Iranians poured into the streets of Tehran by the hundreds of thousands, demanding free, democratic government. Axworthy explains how that outpouring of support for an end to tyranny in Iran paused and then moved on to other areas in the region like Egypt and Libya, leaving Iran's leadership unchanged.

The Iranian Revolution of 1979 was a defining moment of the modern era. Its success unleashed a wave of Islamist fervor across the Middle East and signaled a sharp decline in the appeal of Western ideologies in the Islamic world. Axworthy takes readers through the major periods in Iranian history over the last thirty years: the overthrow of the old regime and the creation of the new one; the Iran-Iraq war; the reconstruction era following the war; the reformist wave led by Mohammed Khatami; and the present day, in which reactionaries have re-established control. Throughout, he emphasizes that the Iranian revolution was centrally important in modern history because it provided the world with a clear model of development that was not rooted in Western ideologies. Whereas the world's major revolutions of the previous two centuries had been fuelled by Western, secular ideologies, the Iranian Revolution drew its inspiration from Islam.

Revolutionary Iran is both richly textured and from one of the leading authorities on the region; combining an expansive scope with the most accessible and definitive account of this epoch in all its humanity.


55. Ayatollah's democracy - Hooman Majd

Hailed as one of the year's best foreign policy books, Hooman Majd's latest offers dramatic perspective on a country with global ambitions, an elaborate political culture, and policies with enormous implications for world peace. Drawing on privileged access to the Iranian power elite, Majd "gives a harrowing description of the aftermath of the 2009 presidential elections in Iran" (Haleh Esfandiari). This "nimble take on Iran's fraught political landscape" (Kirkus Reviews) "sounds a dire warning to those in the West who want a democratic Iran. . . . Let us hope the President is listening" (Reza Aslan, The Atlantic).


56. Modern Iran - Keddie

In this substantially revised and expanded version of Nikki Keddie’s classic work Roots of Revolution, the author brings the story of modern Iran to the present day, exploring the political, cultural, and social changes of the past quarter century. Keddie provides insightful commentary on the Iran-Iraq war, the Persian Gulf War, and the effects of 9/11 and Iran’s strategic relationship with the U.S. She also discusses developments in education, health care, the arts, and the role of women.



Biografie


57. Ahmadinejad. La storia segreta del leader fondamentalista iraniano - Kasra Naji

Divenuto Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran nel 2005, grazie al sostegno degli apparati di potere più conservatori e a un infallibile istinto populista, che gli ha permesso di far breccia nell'Iran dimenticato delle campagne, Mahmoud Ahmadinejad ha rappresentato una drammatica svolta nella politica interna ed estera dell'Iran, un paese che, nell'ultimo decennio, sembrava intenzionato ad aprirsi, grazie all'opera dei Presidenti Rafsanjani e Khatami, ad una cauta modernizzazione e alla distensione nelle relazioni internazionali, con buona pace dell'Occidente. Cosa abbia significato per il mondo la guida politica estremista dell'Iran (secondo esportatore mondiale di petrolio dopo l'Arabia Saudita) è ben noto: basti pensare al programma nucleare iraniano, di cui Ahmadinejad continua a negare i fini militari, allo scandalo per aver negato l'olocausto e auspicato la cancellazione dalle "pagine del tempo" del "regime di occupazione" israeliano in Palestina, alle lettere inviate ai capi di stato occidentali (fra cui al presidente Bush, con l'invito a convertirsi al timore di Allah), al clima morale repressivo introdotto nel paese. Il libro del giornalista iraniano Kasra Naji ripercorre, in un'attenta e documentata analisi, la vicenda umana e politica di Ahmadinejad sullo sfondo dei drammatici mutamenti dell'Iran dagli anni della rivoluzione islamica ad oggi.


58. Il palazzo della solitudine. Il destino di una principessa (2003) - Soraya, Valentin

Da imperatrice dell'Iran a regina del jet-set: in queste pagine Soraya si racconta, svelandoci la favola, più i\reale di un sogno, della bellissima ragazza "dagli occhi di giada" educata nei migliori collegi svizzeri che, a diciannove anni, sposa lo Scià di Persia. Un matrimonio combinato, che inaspettatamente sfocia in una grande passione. Ma la spietata legge dinastica persiana esige un erede maschio e Soraya, incapace di dare al suo sposo il figlio desiderato, viene ripudiata sette anni dopo le nozze. Da allora, protagonista indiscussa degli eventi mondani, vivrà in Europa, tra Roma, Ischia e Parigi, cimentandosi con la carriera di attrice. Ma nulla potrà restituire il sorriso allo splendido volto della "principessa triste".



Storia


59. Breve storia dell’Iran. Dalle origini ai nostri giorni - Michael Axworthy (2010) € 21,25

L'Iran appare spesso nei media occidentali come una nazione ostile, difficile. Ma dietro i titoli dei giornali si nasconde la storia affascinante di una nazione intellettualmente ricca e profonda, di enorme rilievo culturale. Una nazione che ha avuto un'influenza straordinaria non solo sui suoi vicini del Medio Oriente, ma sul mondo intero - e non con la forza della spada, ma grazie alle idee e alla creatività. Dai tempi del profeta Zoroastro ai potenti imperi persiani antichi, dalla rivoluzione del 1979 e la coeva crisi degli ostaggi fino all'attuale presidente Mahmud Ahmadinejad (una figura controversa anche all'interno del Paese), Michael Axworthy traccia un vivace e completo ritratto storico dell'Iran. Egli spiega in modo chiaro e accurato sia il complesso succedersi delle antiche dinastie che governarono la Persia, sia la sorprendente varietà etnica della nazione moderna, tenuta insieme da una cultura comune. In un momento nel quale l'Iran è nuovamente al centro dell'attenzione del mondo, Storia dell'Iran è senza dubbio una guida indispensabile per comprendere una terra complicata.


60. Storia del declino e della caduta dell'impero romano - Edward Gibbon (1776-88)

Profondamente nutrito della cultura e dello scetticismo del secolo dei lumi, Edward Gibbon ha creato, con "Declino e caduta dell'impero romano", un'opera ormai classica, la narrazione di alcuni degli eventi fondamentali della nostra civiltà visti dagli occhi di un inglese del Settecento. Da Marco Aurelio alle grandi invasioni barbariche, dai primi segni della decadenza alla finale caduta dell'Impero, il compendio in un solo volume che Dero A. Saunders ha tratto dalla vastissima opera storica del "Tacito inglese" offre ai lettori il racconto, sempre e soltanto nelle parole di Gibbon (con le brevi interruzioni di alcuni brani di raccordo dovuti allo stesso Saunders), di un periodo tra i più affascinanti, drammatici e tumultuosi della storia romana.


61. Alessandro Magno - Robin Lane Fox (2004)

Le imprese dell'uomo che ha rivaleggiato con gli eroi di Omero e con gli stessi dèi, ispirando il modello leggendario che ha appassionato l'Occidente, dagli imperatori romani a Napoleone. La straordinaria vita di un re che in poco più di dieci anni ha modificato la storia antica conquistando un impero immenso dalla Grecia all'India. Robin Lane Fox ha collaborato come consulente storico alla sceneggiatura del film di Oliver Stone dedicato al grande conquistatore, ilkolossal hollywoodiano con Colin Farrell, Angelina Jolie, Anthony Hopkins. Da oltre duemila anni Alessandro rappresenta un mito dell'eroe che, dall'Occidente alla Cina, ha alimentato un fiume di leggende e di racconti fantastici. Un personaggio grande ed eccessivo in tutto: nel suo coraggio di guerriero, nell'ira e nella generosità, nella vastità delle sue ambizioni e delle sue conquiste, nella fine prematura. Imitato da Cesare e da Augusto, criticato da Petrarca e difeso da Shakespeare, idealizzato da Luigi XIV, preso a modello da Napoleone, non c'è stato imperatore, generale o condottiero che non si sia sentito chiamato a misurarsi con lui. In dieci anni, il giovane Alessandro distrugge un impero che si reggeva da duecento, diventa mille volte più ricco di qualsiasi altro monarca al mondo, e si accinge a una spedizione in India che sembra sovrumana anche a chi lo venera come un dio. Lane Fox ricostruisce quest'avventura incredibile attraverso il vaglio rigoroso delle fonti e la nitida eleganza di scrittura, consegnandoci un ritratto di forte suggestione.


62. L'Impero persiano - Federico Arborio Mella (2003)

La storia del più vasto impero del mondo prima di quello romano copre un arco di oltre milleduecento anni, nel corso dei quali una moltitudine di popoli e di sovrani si contendono il potere e la terra, la gloria e la ricchezza, mentre la favolosa Persia, con la sua straordinaria civiltà di prima grande potenza indoeuropea della storia, domina la scena politica così nell’ascesa e nel trionfo come nella caduta rovinosa.


63. Persia Religiosa - Alessandro Bausani

Quattro grandi periodi scandiscono la storia religiosa e culturale dell'Iran: quello della religione antica col formarsi della dottrina di Zaratustra, quello della religione medievale mazdea, quello del primo Islam persiano, quello moderno in cui la Persia si isola dai mussulmani «ortodossi» e genera, in pieno sec. XIX, la nuova religione Bâbî-Bahâ'î. È possibile stabilire una continuità tra questi grandi momenti? Una continuità diretta, no; un aspetto unitario, si, derivante in ciascuna delle fasi dall'apporto del mondo gnostico-mesopotamico. Questa la tesi scientifica che il Bausani si propone. E tuttavia considerare il suo libro come una pura trattazione di storia religiosa sarebbe limitarne la portata. Subito il discorso si anima, fin dai titoli delle tre parti che lo compongono: Il Ciclo e l'Angelo (cioè il Tempo Ciclico, il platonismo angelizzato); l'Intelletto Rosso (nome preso in prestito ad un trattato mistico, per accennare all'universo di «simboli corposi» tipico della teologia iranica); l'Iddio che muta (cioè il Dio islamico, arbitrario e personale).


64. Nell'Islam Iranico - Henry Corbin

All'interno dell'Islam, l'Iran, con i suoi poeti, cantori, mistici e pensatori, ha costituito fin dall'origine un universo del tutto particolare. Rappresenta una spiritualità profonda e una vocazione specifica che ha inizio prima dell'affermazione della religione del Profeta e va ricercata, prima di tutto, nelle radici mazdee. È portatore di un messaggio il cui significato nei secoli non è mai venuto meno e dialoga con gli spirituali di ogni tradizione, orientali e occidentali. "Nell'Islam iranico" è il risultato di più di vent'anni di ricerche, una vera e propria "summa". Non si rivolge ai soli specialisti perché Henry Corbin, traduttore, filologo e storico è convinto tuttavia che non possano essere i meri dati eruditi a svelare il significato di una civiltà spirituale. Per lui è fondamentale che il fatto religioso sia lasciato mostrarsi secondo un metodo fenomenologico e la sua comprensione intima non sia snaturata da considerazioni che rimangono su altri livelli.



Letteratura


65. Omar Khayyam: Quartine a cura di Jolanda Guardi (2002)

Una raccolta di racconti dall'immenso patrimonio popolare mussulmano.


66. Poesie mistiche - Jalal al Din Rumi

«Il lettore di questa raccolta del sommo poeta mistico persiano Jalal al-D?n Rum?» scrive il curatore Alessandro Bausani, il grande e compianto studioso della civiltà islamica «avrà il privilegio di conoscere - e mi auguro di condividere - un'esperienza spirituale di un'altezza, di una vastità, di una profondità a cui forse la letteratura mistica occidentale non ha saputo giungere. In questi mirabili versi l'ebbrezza mistica, che infonde tutto l'universo - anche l'acqua, l'aria, la terra e il fuoco, la mente e il cuore -, coincide con la più assoluta lucidità intellettuale. La fuga verso Dio, di cui il verso poetico diviene lo specchio fedele, coincide con l'accoglimento delle apparenze più violente e paradossali del mondo; il salto oltre la terra conduce al di là del bene e del male; la stasi spirituale coincide con la più labile e vertiginosa mobilità della fantasia poetica. A questo riguardo, un'ultima, doverosa avvertenza: la poesia, per quanto alta come quella di Rum?, è solo la parte emersa, la minima forse, dell'iceberg del mistico».


67. Ottanta canzoni. Testo persiano a fronte - Hafez

Hafez è, insieme a Omar Khayyâm, il poeta persiano più celebre, più amato e recitato: in Iran è ancor oggi molto popolare, tutti ne sanno recitare lunghi passi a memoria, e si dice che in ogni casa non devono mancare il suo "Canzoniere" e il "Corano". Poeta di un'epoca nella quale il persiano era la lingua franca dell'Asia: Iran, Afghanistan, India musulmana, Mongolia e Cina. Hafez è stato celebrato in Occidente per primo da Goethe, che si ispirò alla sua opera per la composizione del "Divan occidentale-orientale" (1819). Le traduzioni in Occidente da allora si sono moltiplicate. La raccolta completa della sua opera comprende cinquecento poemi (o "ghazal"), dei quali viene qui offerta una scelta. Nel cuore dei suoi versi convive l'amore carnale con quello ideale e mistico, l'amato e Dio si scambiano continuamente le parti. Scrisse: "Non morirà mai chi nel cuore non ha che amore".



Fiabe


68. Fiabe dell'Islam

Una raccolta di fiabe tratte dall'immenso patrimonio popolare musulmano, legate fra loro dall'elemento prodigioso, dall'irruzione sorprendente e magica del soprannaturale nella vita quotidiana: orchi, spiriti, uomini-leone, uccelli parlanti, cammelli ballerini. L'area dei racconti è vasta, dalla Palestina all'Iraq, dalla Siria all'Iran. Il volume fa parte di una collana dedicata a storie e leggende di ogni parte del mondo per riconsegnare alla ''fiaba'' il suo significato più ampio: non solo letteratura infantile ma momento importante della cultura popolare.


69. Fiabe e leggende persiane a cura di Gabriella Agrati e M. Letizia Magini (Giunti, Firenze 1997)

Raccoglie una parte rappresentativa del patrimonio di storie della tradizione popolare iraniana.


Altro


70. Kilim di A.L. Hull e J. Luczyc-Wyhowska (2000)

Informazioni su storia, tecniche, motivi decorativi, collezionismo e manutenzione di questi tappeti di antica tradizione.

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