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Come ci si deve vestire in Iran?

La domanda più ricorrente di chi si prepara a viaggiare in Iran riguarda gli abiti.

In effetti esistono regole, stabilite da leggi dello Stato - e quindi non solo per consuetudine o precetto religioso - che normano in modo rigoroso alcuni aspetti dell’abbigliamento e che è indispensabile conoscere prima di partire.

Partiamo con lo sfatare una credenza, purtroppo diffusa in un Occidente che non distingue tra loro i paesi dell’area mediorientale, secondo la quale in Iran si indossi il burqa.

NO.

E nemmeno obbligatoriamente il chador, se non in moschea.

In Iran è obbligatorio l’hijab, il velo che copre i capelli.

Sgombrate la mente dai pregiudizi, non state andando in un paese arretrato e terribilmente oscurantista! Qua ci sono molte donne che fanno miracoli per rendersi affascinanti senza violare le regole.

Ve ne renderete conto appena messo piede a Teheran, dove vedrete ragazze vestite alla moda che lasciano solo qualche minima concessione all’imposizione di tenere capelli e collo coperti. Niente grigio, niente palandrane informi, tanto meno il volto nascosto!





Quindi, quali sono le regole da seguire?


In pubblico è obbligatorio coprire i capelli e celare le forme con vesti non attillate e non scollate (chi più, chi meno), che coprano almeno fin sotto i gomiti e a metà coscia. Nessun problema, invece, per sandali, unghie laccate e make-up anche marcato.

In privato ciascuno fa come vuole, il che significa che nelle abitazioni troverete chi si libera subito del velo e chi, di fronte ad estranei maschi, preferisce tenerlo. Cercate, in privato, di adeguarvi alle consuetudini della famiglia o, se volete togliere l'hijab e vedete che le donne presenti non lo fanno, usate la cortesia di chiedere prima il permesso. Vi verrà immancabilmente concesso.


Scoprirete guardandovi intorno che le donne iraniane interpretano le restrizioni con grande fantasia, dando origine a stili molto diversi, e saranno sempre, sempre, sempre più eleganti delle donne occidentali, non abituate a misurarsi con questi indumenti.

Eccovi qualche esempio:








La questione potrebbe essere leggermente diversa nei centri abitati più piccoli e in quelli più religiosi. In città come Qom, Hamadan, Kashan e Qazvin, a parte i loro costumi locali e tradizionali, i codici di abbigliamento sono leggermente diversi e le persone usano vestire in modo più conservatore.

Qui, se vorrete vestirvi in modo moderno come le donne di Teheran, è possibile che catturerete l'attenzione della gente del posto, che non vi è abituata. Ma non vi preoccupate: la tolleranza verso i visitatori è comunque garanzia che nessuno verrà a dirvi qualcosa.



Il codice di abbigliamento seguito dalle donne iraniane varia molto a seconda dei luoghi, del ceto sociale, dell’etnia. Quindi fogge, forme e colori non sono standard, se non per il fatto di avere in comune il rispetto della norma.

Essendo stranieri, nessuno si aspetterà da voi che vi vestiate come musulmani osservanti. Quindi se l’hijab vi scivola indietro niente panico! Rimettetelo su e nessuno si sentirà offeso.

Per sostenere l’hijab le donne iraniane, che in genere tengono i capelli lunghi, usano raccoglierli in uno chignon che aiuta a sostenerlo.

Se invece avete i capelli corti un trucco potrebbe essere quello di fissarlo con una forcina. Non sarà il massimo dell’eleganza, ma almeno eviterete di passare le giornate a sistemarlo.


Non è necessario coprire completamente i capelli. Una frangia anche abbondante è normale e tollerata, così come lasciare uscire le estremità dei capelli dietro schiena.

La maggior parte delle donne iraniane tengono la fronte e la frangia scoperte e indossano l’hijab molto morbido, senza stringere.

Piercing e tatuaggi non sono usati quanto da noi, ma non è necessario nasconderli.

Nelle grandi città probabilmente passeranno inosservati, mentre nelle più piccole potranno suscitare la curiosità benevola e stupita della gente del posto.


Attenzione che le regole di abbigliamento in pubblico, seppur meno stringenti, ci sono anche per i maschi: sono vietati i pantaloncini e le canotte. Sono accettate le camicie a mezza manica, le magliette e i pantaloni fino al polpaccio tipo pinocchietto.


Cosa mettere in valigia


Innanzitutto una sciarpa leggera e ampia, da tenere a portata di mano e da indossare al momento di scendere dall’aereo. Sceglietela di fibra naturale e di un tessuto che non sia scivoloso. Anche se è un po’ trasparente non c’è problema.

Tra gli indumenti che si possono acquistare in Italia:




Camicie larghe, anche svasate, che coprano il sedere dietro e l’inguine davanti


Jeans e pantaloni, anche aderenti (attenzione agli strappi sulle ginocchia. Le ragazze iraniane più alla moda li indossano, ma non dappertutto).














Meglio ancora pantaloni larghi e leggeri di cotone, viscosa o lino, più freschi.
















Cardigan lunghi di cotone, da tenere aperti sopra una maglietta o anche una canotta (tanto ci sarà l'hijab a coprire la scollatura)













Tuniche leggere che arrivino a metà coscia e con le maniche almeno a tre quarti.

(Voi però mettetevi i pantaloni!)















Gonne lunghe almeno fino a sotto il polpaccio, anche coloratissime

(L'ombelico di fuori no, però)









Ma anche se non doveste riuscire a reperire tutti i capi adatti in Italia, una volta in Iran si può trovare tutto il necessario in qualsiasi bazar o nei negozi di abbigliamento moderno a prezzi accessibilissimi.

Il capo più pratico che potrete acquistare è il manteau, una specie di cappotto leggero, lungo e ampio che si può tenere aperto sopra una maglietta e i jeans, così sotto potete vestirvi come a casa. Ce ne sono di semplici, lisci e freschi di cotone, o molto raffinati.

E poi ovviamente hijab di tutte le fogge.


E voi come avete risolto? Che mise avete inventato per andare in Iran senza infagottarvi troppo? Se vi fa piacere fateci avere le vostre foto attraverso il nostro gruppo facebook MimancalaPersia

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